* Solo Tu
conosci il mistero del nostro cuore, e solo Tu parli il suo linguaggio.
* Per
questo è il nostro cuore a darci la testimonianza decisiva sul fatto che ci hai
creato.
* In Gesù
siamo sopravvissuti al nulla e al non-senso.
* Siamo
chiamati a diventare testimoni del suo Amore e non della nostra perfezione (che
non c’è).
* Dio
condivide la sofferenza dell’uomo e redime la colpa, meglio ancora redime la colpa dell’uomo condividendone la sofferenza.
* Se
consentiamo alla nostra fragilità di renderci umili, impediamo ad essa di diventare
peccato.
* Per il
Tuo amore noi esistiamo.
Testi:
Testi:
“Annunciare Cristo significa mostrare
che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche
bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda,
anche in mezzo alle prove. In questa prospettiva, tutte le espressioni di
autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad
incontrarsi con il Signore Gesù”.
(Papa Francesco, Evangelii gaudium, nr
167)
“In realtà solamente nel mistero del
Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo. Adamo, infatti, il primo
uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il
nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche
pienamente l’uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione”.
(Gaudium et spes, 22)
“Io sono la luce del mondo; chi segue
me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”
(Vangelo di Giovanni 8,12)
“Ad Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo
con legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un
bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare".
(Osea 11, 3-4)
“…tutti siamo chiamati ad offrire agli
altri la testimonianza esplicita dell’amore salvifico del Signore, che al di là
delle nostre imperfezioni ci offre la sua vicinanza, la sua Parola, la sua
forza, e dà senso alla nostra vita. Il tuo cuore sa che la vita non è la stessa
senza di Lui, dunque quello che hai scoperto, quello che ti aiuta a vivere e che
ti dà speranza, quello è ciò che devi comunicare agli altri”.
(Papa Francesco, Evangelii gaudium, nr
121)
“Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si
copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima”.
(Isaia 53,3)
“Se la tua natura è un motivo di
combattimento, un campo di battaglia, oh, non scoraggiarti, non rattristarti!
Vorrei dirti: ama la tua miseria, perché su di essa Dio esercita la sua
misericordia e quando la vista di questa miseria ti getta nella tristezza che
ti fa ripiegare su te stessa, questo non è che amor proprio!”.
(Beata Elisabetta della Trinità, Opere
complete, a cura di L. Borriello, trad. Maria Rosaria Del Genio, Edizioni
Paoline, Cinisello Balsamo (Mi), 2008, L 324, p. 551)
“Dio mi ama così tanto, come tutto
sulla terra:
Non si fosse già incarnato, lo farebbe
ora per me”.
(Angelus Silesius, Il pellegrino cherubico, a cura di G. Fozzer e M. Vannini, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2004, Libro V, distico nr 193, p.[541]).
(Angelus Silesius, Il pellegrino cherubico, a cura di G. Fozzer e M. Vannini, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2004, Libro V, distico nr 193, p.[541]).