Ti
vedo. Ti tieni lontano dagli apparati e dai giochi di potere. Sei impegnato
nella vita concreta. Prepari nuovi esodi e costruisci novità. Immagini il
riscatto degli ultimi e speri insieme a loro.
Ti
vedo. Asciughi la lacrima di una vedova e
gridi contro l'oppressore (1). Non difendi forme e convenzioni, lasci esistere
liberamente chiunque. Duro con l’ipocrita, indulgente con il bisognoso e con
chi è ferito.
Ti
vedo. Lasci tutto e ti prendi il tempo necessario per ascoltarci. Non anticipi
anche se conosci le questioni, attendi che ti manifestiamo per intero il nostro
dolore. Non ci dai soluzioni, ma vicinanza e calore.
Ti
vedo. Sollevi la sbarra dell’iniquità che preme sulle nostre spalle per farci riprendere fiato. Condividi le conseguenze della deformazione della tua idea di convivenza
determinata dall'egoismo dell’uomo. Non ti rassegni e continui a testimoniare
la compassione (2).
Ti
vedo. Sorridi per un povero sostenuto, un malato accudito, un detenuto visitato,
un migrante integrato. Ti è gradito l’incenso della carità praticata mentre non
trattieni lo sdegno per l’incenso della carità solo predicata (3).
Ti
vedo. Le tenebre interiori non ti resistono, gli abissi si riempiono, i vuoti
si risolvono, le trappole non entrano in funzione. L’esilio torna giardino, un
assaggio dell’ultimo giorno quando ti riconosceremo da come capovolgi il
giudizio del mondo (4).
(1) Cfr. «Le lacrime della vedova non scendono
forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?»
(Siracide 35,15)
(2) «Poiché Il giogo che gli pesava e la sbarra
sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di
Madian» (Isaia 9,4)
(3) «Smettete di presentare offerte inutili, l’incenso
è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare
delitto e solennità» (Isaia 1,13)
(4) «Una voce grida: “Nel deserto preparate la
via del Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle
sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si
trasformi in piano e quello scosceso in pianura» (Isaia 40, 3-4)