Canto di liberazione.
«Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo» (1).
Rallegratevi poveri ed oppressi, esultate emarginati! Nel deserto, in cui vi hanno relegato i vostri fratelli, adoratori zelanti del dio Capitale, del dio Denaro, del dio Competizione, è venuto ad abitare il Dio Misericordioso e Compassionevole. E proprio lì, dopo avervi radunato nella solenne assemblea, ha rivelato la Buona Notizia: la sua predilezione per voi. Cantate per la vostra liberazione già in essere. Cantate perché le vostre umiliazioni sono condivise dal Dio Amore Crocifisso. Cantate perché il disprezzo che ricevete ora sarà la vostra gloria in eterno. E se le strutture di peccato vi condannano a morte, negandovi possibilità di relazione e speranza, il Dio della Vita vi rende protagonisti della storia della salvezza. Cantante perché il riscatto è alle porte, appena oltre i nostri schemi, appena oltre il tempo che contiamo.
Camminiamo nelle strade del mondo e vediamo la sofferenza che produce. Rimaniamo sgomenti. Sembra che il destino assegnato, ai poveri e agli oppressi, dai Servi dell’Iniquità, non sia modificabile. Le voci più accreditate, e quindi più ascoltate, appoggiano le pratiche di espulsione adottare dal Sistema e parallelamente denigrano gli esclusi. Ma nel silenzio della preghiera si può comprendere la diabolica falsità di questa narrazione ed intuire il paradigma alternativo di Dio fondato sulla gratuità. Dio rifiuta la logica dello scambio e sembra di rinascere. Si riprende fiducia. Lo sguardo torna luminoso. Il cuore si riaccende (3).
Cerchiamo la Via santa attraverso la mera conoscenza filosofico-teologica, i meri adempimenti rituali o devozionali e non la vediamo. Cerchiamo la Via santa attraverso la Parola di Dio, l’Eucarestia e la Compassione, ed eccola spuntare! Ci ritroviamo i disprezzati dal mondo e veniamo accolti fraternamente. Proseguiamo insieme a loro e comprendiamo il senso delle beatitudini e il piano della salvezza che agisce con modi e tempi diversi da quelli spiegati, con tanta sicurezza, dai funzionari del sacro.
(1) Isaia 35,1-2
(2) Isaia 35, 4
Rallegratevi poveri ed oppressi, esultate emarginati! Nel deserto, in cui vi hanno relegato i vostri fratelli, adoratori zelanti del dio Capitale, del dio Denaro, del dio Competizione, è venuto ad abitare il Dio Misericordioso e Compassionevole. E proprio lì, dopo avervi radunato nella solenne assemblea, ha rivelato la Buona Notizia: la sua predilezione per voi. Cantate per la vostra liberazione già in essere. Cantate perché le vostre umiliazioni sono condivise dal Dio Amore Crocifisso. Cantate perché il disprezzo che ricevete ora sarà la vostra gloria in eterno. E se le strutture di peccato vi condannano a morte, negandovi possibilità di relazione e speranza, il Dio della Vita vi rende protagonisti della storia della salvezza. Cantante perché il riscatto è alle porte, appena oltre i nostri schemi, appena oltre il tempo che contiamo.
Ascoltare.
«Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio”» (2).Camminiamo nelle strade del mondo e vediamo la sofferenza che produce. Rimaniamo sgomenti. Sembra che il destino assegnato, ai poveri e agli oppressi, dai Servi dell’Iniquità, non sia modificabile. Le voci più accreditate, e quindi più ascoltate, appoggiano le pratiche di espulsione adottare dal Sistema e parallelamente denigrano gli esclusi. Ma nel silenzio della preghiera si può comprendere la diabolica falsità di questa narrazione ed intuire il paradigma alternativo di Dio fondato sulla gratuità. Dio rifiuta la logica dello scambio e sembra di rinascere. Si riprende fiducia. Lo sguardo torna luminoso. Il cuore si riaccende (3).
La promessa di Dio.
«Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa» (4).Cerchiamo la Via santa attraverso la mera conoscenza filosofico-teologica, i meri adempimenti rituali o devozionali e non la vediamo. Cerchiamo la Via santa attraverso la Parola di Dio, l’Eucarestia e la Compassione, ed eccola spuntare! Ci ritroviamo i disprezzati dal mondo e veniamo accolti fraternamente. Proseguiamo insieme a loro e comprendiamo il senso delle beatitudini e il piano della salvezza che agisce con modi e tempi diversi da quelli spiegati, con tanta sicurezza, dai funzionari del sacro.
(1) Isaia 35,1-2
(2) Isaia 35, 4
(3) Cfr. Vangelo di Luca 24, 13-35
(4) Isaia 35, 8
(4) Isaia 35, 8
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