nel nostro cuore.
Senza tregua.
Senza possibilità di essere ignorato.
Guarisci il nostro giudizio dalla piaga
della banalizzazione e dall'assenza
di compassione.
Capovolgi le nostre prospettive
insegnaci a preferire gli ultimi e
a perderci nella loro solitudine.
Ricordaci che spetta a loro il primo annuncio,
il primo pensiero, la prima sollecitudine.
Mandaci ad asciugare le lacrime e a condividere
i pesi dell’emarginazione di un’umanità non riconosciuta.
Donaci di essere segno di contraddizione nei confronti
di questo Sistema economico-sociale che ha bisogno di vittime per
garantire il suo iniquo benessere.
Mostraci, Signore, la via dell’abisso dove,
insieme ai poveri, vieni gettato dalle logiche del mondo.
È quello anche il nostro posto perché
vogliamo amare come ami Tu.
Salmo 3
"Signore, quanti sono i miei oppressori!
Molti contro di me insorgono.
Molti di me vanno dicendo:
«Neppure Dio lo salva!».
Ma tu, Signore, sei mia difesa,
tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.
Al Signore innalzo la mia voce
e mi risponde dal suo monte santo.
Io mi corico e mi addormento,
mi sveglio perché il Signore mi sostiene.
Non temo la moltitudine di genti
che contro di me si accampano.
Sorgi, Signore,
salvami, Dio mio.
Hai colpito sulla guancia i miei nemici,
hai spezzato i denti ai peccatori.
Del Signore è la salvezza:
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